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Trento, 31 dicembre 2008
«Uno scempio. Pacher cambi il percorso»
L'intervista a Bombarda: «Ecco perché Dellai ci ha escluso dalla giunta: sull'ambiente non ha coraggio»
dal Corriere del Trentino di mercoledì 31 dicembre 2008

«Uno scempio». Il grande escluso della giunta Dellai, Roberto Bombarda (Verdi), mescola amarezza e rabbia di fronte all'approvazione da parte dell'esecutivo del «via libera ambientale» per il collegamento impiantistico tra San Martino di Castrozza e il passo Rolle. «Ora si capisce perché ci hanno lasciato fuori dalla giunta. Dellai non ha coraggio sull'ambiente. Mi appello a Pacher: salvi il Colbricon».

Come giudica la decisione della giunta?
«Quello che è successo è un atto gravissimo. Preparato dal Comitato provinciale per l'ambiente e poi ratificato ieri dalla giunta. L'unica differenza è che nel comitato provinciale per l'ambiente c'erano stati tre voti contrari, quelli di Marco Frenez per le associazioni ambientaliste, di Michele Lanzinger, direttore del Museo di scienze naturali, e il professor Giuliano Ziglio della Facoltà di Ingegneria di Trento. Gli esperti, cioè, hanno detto no. È significativo che abbiano votato a favore solo i dirigenti della Provincia. In giunta, invece, hanno votato tutti sì».

Ma ci sono quattordici prescrizioni.
«Il punto è uno solo: viene violato un simbolo delle Alpi, il Colbricon. Il 17 dicembre, in consiglio provinciale, avevo chiesto un atto di coraggio: "Decidete di passare da un'altra parte. Non dico no al collegamento, ma scegliete un altro passaggio". Il Pup e la carta del paesaggio rischiano di dimostrarsi strumenti fallimentari se poi questi sono i risultati. La legislatura comincia nel peggiore dei modi, l'atto di coraggio non c'è stato. Del resto Dellai sull'ambiente non ha mai dimostrato coraggio e questa è l'ennesima dimostrazione».

E il Pd?
«Non era il Pd il partito attento all'ambiente? Di fatto è stato dato il via libera all'opera. Spero sempre che vi sia un ripensamento: si mettono tralicci alti quaranta metri in un sito archeologico sacro per le Alpi, dove sono stati ritrovati resti di cacciatori del Mesolitico, dove hanno camminato uomini 7.000 anni fa. A questo punto mi appello a Pacher. Ci dia un segnale di speranza, ci mostri un ravvedimento. Anche il progetto della Pinzolo-Campiglio sembrava intoccabile, ma è cambiato tre volte. Pacher dimostri qual è la visione dell'ambiente del Pd».

Ci sarà un ricorso al Tar?
«Sicuramente. Del resto il Trentino è l'unica provincia d'Italia in cui il rapporto tra Provincia e associazioni ambientaliste è talmente conflittuale che si è ormai ridotto alle aule dei tribunali ».

Se lei fosse stato in giunta, che cosa avrebbe fatto?
«Prima di votare avrei tenuto tutti lì fermi una settimana. Avrei richiesto un sopralluogo di tutti gli assessori per fare capire a tutti che si deve cercare un percorso alternativo. Del resto Dellai ha lasciato fuori i Verdi dalla giunta e adesso si capisce perché. Sarebbe stato molto più problematico votare questo scempio. Ora mi attendo un'altra delibera illuminante: quella su Folgaria-Lastebasse. Fatti quegli impianti, il quadro sarà completo».

Ma il Trentino vive anche di turismo.
«La gestione degli impianti San Martino di Castrozza-Passo Rolle sarà fallimentare e la Provincia finirà per comprarseli. Dopo aver dato più contributi grazie al coraggio con cui si spacciano questi impianti sciistici con mobilità alternativa».

     

Roberto Bombarda

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